STUDIO AMBIENTE
Ing. Danila Flammini Minuti
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GIUGNO-LUGLIO/09

PIANO DI ASSETTO URBANISTICO: la progettazione boclimatica a scala urbana, eco villaggio, ecoparco, bioarchitettura e ingegneria naturalistica per un progetto sostenibile.

LA NASCITA DI UN PROGETTO SOSTENIBILE

La progettazione bioclimatica a scala urbana
Di fronte al lotto vuoto e alla carta bianca molte sono le strade progettuali percorribili: il posizionamento delle strutture, l'accessibilità, le zone di vita e di riposo, le zone private e quelle più pubbliche ecc…L'attenzione al clima, al luogo, ai materiali utilizzati sono dati “pregiati” aggiuntivi, che contribuiscono ad indirizzare queste scelte e a dare loro uno sviluppo che porta nella direzione della vivibilità, del risparmio e del benessere.
Gli spazi aperti sono stati sempre studiati nell’ambito del paesaggio e dell’arredo urbano, ma poco esplorati sotto il profilo del comfort termo-igrometico, della bioclimatica e della sostenibilità ambientale.
Al fine di elaborare soluzioni progettuali compatibili con il contesto ambientale in cui l’intervento si va ad inserire, si è partiti sia dalla lettura e dall’analisi degli oggetti edilizi e degli elementi naturali che caratterizzano tale ambito, sia dalle loro relazioni con gli spazi aperti adiacenti e con l’intorno urbano.
A scala urbana, i fattori caratterizzanti il sito, quali l’andamento del terreno, la presenza di aree verdi, di masse d’acqua e di edifici, sono caratteristici del luogo e quindi non sono generalmente modificabili; è possibile tuttavia intervenire attraverso l’utilizzo di tecnologie che operino delle modifiche a scala microclimatica.
Un’alta qualità ambientale degli spazi esterni verrà assicurata in modo da consentire un’efficace interazione con i fattori climatici sia nella stagione estiva che in quella invernale. In estate, saranno garantiti un controllo sulla radiazione solare diretta, diffusa e riflessa, una diminuzione della temperatura delle superfici e una riduzione della temperatura e movimentazione dell’aria (a scala dello spazio adiacente all’edificio); in inverno verrà privilegiato l’accesso solare che non sarà impedito da rilievi del terreno, da vegetazione o da altre costruzioni.
Per il controllo dei flussi d’aria verranno utilizzate strategie diverse per ogni stagione, in relazione anche ai diversi possibili usi delle aree esterne. In inverno la protezione dal vento sarà garantita attraverso l’utilizzo di barriere naturali (filari d’alberi, siepi, macchie arbustive) o artificiali; in estate la ventilazione sarà favorita attraverso deviatori artificiali/naturali, con funzione di incanalamento per raffrescare gli spazi esterni soprattutto quelli destinati ad uso pomeridiano.
A scala urbana è fondamentale l’utilizzo del verde come elemento di controllo bioclimatico (radiazione solare, ventilazione, umidità) in relazione alle caratteristiche microclimatiche e geomorfologiche del sito e dell’ambiente costruito; la scelta sarà indirizzata verso specie arboree ed arbustive dotate di alta densità del fogliame nel periodo estivo e scarsa in quella invernale. La valutazione delle specie sarà altresì accompagnata dalla definizione di procedure di manutenzione periodica del verde, che possano garantire un buon esito dell’intervento progettuale nel tempo. Anche attraverso l’introduzione di specchi, fontane o giochi d’acqua si otterranno effetti di raffrescamento dell’aria per azione evaporativa.
A scala degli spazi adiacenti agli edifici, il benessere termo igrometrico sarà controllato operando su materiali ed attrezzature. La scelta di materiali superficiali, di pavimentazione, rivestimento, o elementi di arredo, determina importanti variazioni sulla temperatura superficiale, che è influenzata dalle condizioni di irraggiamento delle superfici stesse e dal coefficiente di riflessione che varia, oltre che in funzione del tipo di materiale, anche dal colore, dal trattamento e dalle condizioni di usura della superficie stessa. Le condizioni di irraggiamento delle superfici saranno modificabili attraverso l’utilizzo di schermi (artificiali o vegetali) per il controllo della radiazione solare diretta e riflessa dal terreno e/o pareti o anche attraverso la collocazione degli spazi stessi in zone protette da parti dell’edificio (zone d’ombra).
Per controllare l’ombreggiamento nei diversi periodi dell’anno e alle diverse ore del giorno saranno utilizzati schermi mobili tenendo conto che l’area ombreggiata dipende dalla forma e dalle dimensioni dello schermo e dalla distanza tra schermo e spazio occupato e che la qualità dell’ombra dipende dal materiale usato.
L’iter progettuale è risultato molto più articolato rispetto alla concezione tradizionale, introducendo la necessità di tipo necessariamente multidisciplinare ottenibile attraverso l’apporto integrato di diverse figure specialistiche, ciascuna qualificata in un determinato aspetto costruttivo (questioni paesaggistiche, urbanistiche, architettoniche, strutturali, energetiche, acustiche, domotiche, ecc.). Tale concezione olistica del processo realizzativo genera un prodotto di valore superiore alla semplice sommatoria delle qualità dei suoi componenti. Attraverso una corretta ed efficiente progettazione, costruzione, gestione e riuso, le architetture sostenibili forniscono a lungo termine un beneficio in termini economici per la proprietà, gli utilizzatori e la collettività nel suo insieme, valore aggiunto derivante da diversi aspetti che possono andare da un contenimento dei costi globali ad un maggior profitto.
Una progettazione più accurata, consapevole e razionale diviene un reale investimento in quanto conduce, oltre all’ottenimento di condizioni di vivibilità migliori, a un risparmio sui costi di gestione e manutenzione degli edifici.
 
L’approccio progettuale alle nuove edificazioni
Anche a scala edilizia, costruire “sostenibile” sarà il concetto che guiderà l’approccio alla progettazione delle nuove strutture come al recupero di quelle esistenti (Masseria Garzia) al fine di rispondere all'esigenza della committenza: realizzare strutture energeticamente efficienti per garantire oltre ad una elevata qualità abitativa una migliore razionalizzazione dei consumi con conseguente risparmio sui costi di gestione ed un minore impatto sull'ambiente.
Al processo progettuale di tutte le strutture previste è stato data un’impostazione in cui l’obiettivo energetico assume un’importanza paritaria agli aspetti funzionali, tecnologici ed estetici generalmente considerati. La definizione dello standard energetico che ci si prefigge di raggiungere per gli edifici consente di effettuare importanti scelte di fondo che influenzeranno sensibilmente anche l’approccio formale al progetto. Si definiranno poi le strategie fondamentali di funzionamento energetico attraverso il progetto di integrazione fra le dotazioni impiantistiche e l’involucro.
La progettazione del nuovo sarà finalizzata all’ottimizzazione delle prestazioni generali degli edifici e capace di garantire una maggiore qualità ambientale, basandosi sostanzialmente su un insieme strategico di obiettivi quali:
-         interagire positivamente con le caratteristiche climatiche e ambientali del sito;
-         creare condizioni di comfort ambientale interno preferibilmente attraverso l’uso passivo dei fenomeni naturali;
-         risparmiare energia;
-         utilizzare energie rinnovabili;
-         recuperare e riutilizzare materiali;
-         recuperare e riutilizzare acqua;
-         utilizzare la vegetazione come strumento di regolazione microclimatica;
-         utilizzare materiali e soluzioni costruttive con adeguate prestazioni e caratteristiche ecologiche;
-         gestire il cantiere in modo ambientalmente responsabile.
 
Le strutture adibite a parco commerciale-direzionale, a motel-business point e a eco-villaggio saranno a basso consumo energetico e concepite come sistemi edificio/impianto, attraverso la migliore integrazione funzionale e costruttiva tra involucro edilizio, quale filtro protettivo, e sistemi impiantistici innovativi (alimentati da fonti energetiche rinnovabili, non inquinanti e gratuite) chiamati a svolgere una funzione di supporto e di regolazione dei flussi energetici naturali. In fase esecutiva verranno valutate le tecnologie del solare termico, fotovoltaico, riuso delle acque piovane, fitodepurazione, sondando le loro potenzialità sia in termini funzionali ed architettonici che in termini economici.
In particolare la proposta progettuale dell’eco villaggio è nata dalla riflessione sul significato del termine “ecoturismo” che secondo la definizione data dall’International Ecotourism Society è “un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l'ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali”. Il turismo così concepito supera i modelli di turismo consumistico, minimizza gli impatti negativi sul paesaggio, sostenendo la protezione delle zone naturali e scegliendo strutture ricettive attente al risparmio energetico e al recupero e riciclo dei rifiuti.
La progettazione delle unità abitative abbraccerà i principi della bioarchitettura per offrire la possibilità a quanti trascorrono un soggiorno in queste residenze, di scegliere una eco struttura dotata di tecnologie e complementi  in linea coi principi dell'architettura ecologica studiati per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Per una maggiore razionalizzazione del processo edilizio, verrà valutato l’utilizzo dei sistemi di precostruzione, (non solo quelli in cemento, ma anche in acciaio e soprattutto in legno), capaci inoltre di rispondere alle necessità di ottenere prodotti le cui prestazioni siano garantite e certificabili, così come prescritto sempre più frequentemente dalla recente evoluzione normativa; Ludwig Mies van Der Rhoe quasi un secolo fa scriveva: “La produzione industriale di tutte le parti può essere razionalizzata innanzitutto nel sistema di prefabbricazione e il lavoro di cantiere assumerà allora esclusivamente il carattere di montaggio e potrà essere ristretto entro limiti di tempo incredibilmente brevi. Ciò avrà come conseguenza una cospicua riduzione dei costi di produzione.”
La tecnologia a componenti precostruiti rappresenta un sistema di realizzazione ecosostenibile in quanto minimizza l’uso dei materiali grazie alla razionalizzazione e allo studio attento di tutte le fasi del processo costruttivo; tale modalità attuativa aumenta inoltre la velocità di realizzazione, consente un facile recupero selettivo in futuro con costi di dismissione ridotti, limitando al contempo l’energia utilizzata in tutte le diverse fasi del processo. I sistemi prefabbricati (soprattutto quelli in legno ed acciaio) sono caratterizzati dalla peculiarità di essere concepiti come sistemi “a secco”, nei quali non si fa ricorso alla tecnologia dei leganti umidi (malte o calcestruzzi in opera), aspetto che rende questi sistemi molto efficienti sotto il profilo della manutenzione e della possibilità di riciclaggio dei componenti attraverso uno smontaggio programmato e controllato piuttosto che un’azione di demolizione non selettiva.
Grazie alla programmazione precisa del progetto e dei componenti da utilizzare, condizione indispensabile per predisporre una struttura prefabbricata, si riesce ad impostare un processo edilizio preciso, con costi e tempi ben definiti e conseguenti vantaggi in termini di razionalizzazione dell’intervento, con un risparmio economico tangibile in termini di costi di costruzione. Inoltre, la realizzazione dei componenti all’interno di stabilimenti produttivi e luoghi dedicati, in cui le condizioni di realizzazione e la strumentazione tecnica possono essere ideali, consente di ottenere prodotti assemblati con caratteristiche tecniche e risposte funzionali estremamente più soddisfacenti rispetto a strutture realizzate interamente in cantiere. In situ infatti le condizioni di lavoro sono spesso non adeguate: situazioni atmosferiche avverse, strumenti di lavoro non ideali e difficoltà logistiche derivanti dalle specificità del luogo di cantiere possono condurre ad esiti con livelli prestazionali sensibilmente inferiori a quelli attesi. Con le tecnologie industrializzate il prodotto ottenuto consente di raggiungere un effettivo controllo della qualità e prestazioni ben definite e quindi certificabili, fornendo adeguate garanzie di funzionamento al costruttore così come al committente che saprà con certezza il valore dell’investimento intrapreso.
 
Il recupero edilizio-ambientale dell’esistente
Anche il recupero del casale esistente in termini qualitativi, funzionali ed energetici avverrà individuando procedure e strumenti per determinare modalità di intervento sostenibili, con la consapevolezza che la trasformazione dovrà avvenire del rispetto del costruito ormai consolidato, avendo cura di utilizzare materiali ecocompatibili.
Il risanamento edilizio-energetico della masseria terrà conto dell’età, del grado di conservazione, delle caratteristiche strutturali, della tipologia, della distribuzione interna degli ambienti, del modo di utilizzo e delle attività svolte all’interno. Ci si troverà di fronte a vincoli di varia natura (strutturali, normativi, distributivi, culturali) che limiteranno di fatto le possibilità di modifica e di adeguamento dell’edificio alle nuove esigenze, incluse quelle energetiche ed ambientali.
In ogni caso intraprendere azioni per la conservazione dell’energia o per il miglioramento dell’efficienza energetica come parte di un ampio progetto di rinnovamento o di manutenzione dell’edificio, significherà ridurre i costi  dei singoli provvedimenti con tempi di rientro specifico dell’investimento minore, con un conseguente aumento della convenienza degli interventi stessi.
L’obiettivo principale per il recupero sostenibile della struttura esistente, dal punto di vista energetico-ambientale sarà quello di assegnare un’importante funzione all’involucro, quella di regolatore termico, capace di far raggiungere all’interno livelli di comfort ottimali senza l’impiego di sistemi meccanici o impianti che richiedono un alto consumo energetico. Tutto ciò mediante la scelta e l’impiego di materiali e tecniche ambientalmente compatibili.
 
L’eco villaggio e l’eco parco
I principi dell’ecoturismo a cui si ispira la nascita delle residenze turistiche-ricettive (eco villaggio) hanno dato spunto alla progettazione dell’ampia zona verde compresa nell’area di intervento, secondo il concetto per cui l’ecoturismo deve cercare di conciliare la domanda dei turisti di fruizione delle risorse naturali, sociali, etiche e culturali, con l’esigenza di garantire nel contempo l’integrità dei luoghi. L’associazione ECOTURISMO ITALIA propone una sua definizione: “un modo di viaggiare “responsabile” in aree naturali, conservando l’ambiente in cui la comunità locale ospitante è direttamente coinvolta nel suo sviluppo e nella sua gestione, ed in cui la maggior parte dei benefici restano entro la comunità”. L’ecoturismo quindi è caratterizzato da alcuni aspetti peculiari: è mirato alla promozione di una positiva etica ambientale, non determina il degrado o l’esaurimento di risorse e richiede all’ecoturista di accettare l’ambiente nella sua realtà senza pretendere di modificarlo o adattarlo alle proprie convenienze.
L’ecoturismo ha una forte componente programmatica e descrive non solo un determinato segmento della domanda, ma anche un insieme di risultati auspicabili: compatibilità ambientale e socio-culturale come condizione fondamentale, apporto di benefici per i progetti di protezione dell’ambiente e per la popolazione locale (partecipazione, creazione ed ampia distribuzione di reddito), accrescimento della consapevolezza ambientale e maggiore accettazione della conservazione della natura come uso del territorio proficuo ed adeguato sia tra i turisti che tra gli altri soggetti interessati allo sviluppo locale.
In Italia si registra una crescente attenzione degli operatori del settore e delle istituzioni, particolarmente a livello locale, nella consapevolezza che i principi dello sviluppo sostenibile, nell’ambito turistico, possono conciliare gli obiettivi sociali, culturali ed ambientali, con la crescita economica delle aziende.
Il turismo, più di altri settori ha maturato una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e della eco compatibilità nella consapevolezza che l’ambiente è spesso la principale attrattiva per le destinazioni turistiche o la condizione per una piena fruibilità delle attrattive presenti sul territorio.
Va sottolineato che l’investimento volto a favorire l’adozione di pratiche di turismo sostenibile, genera un doppio vantaggio, economico e sociale. La riduzione e razionalizzazione dei consumi energetici oltre alla riduzione dei costi di approvvigionamento per l’azienda, si configura infatti, per una struttura ricettiva, come un efficace strumento di commercializzazione nei confronti di quei mercati, come quelli del nord Europa che prima di noi hanno maturato una coscienza ambientale e sono arrivati ad identificare come uno specifico surplus dell’offerta, l’adozione da parte dell’azienda di comportamenti di politiche ambientali di salvaguardia dell’ambiente.
La programmazione delle attività e degli interventi previsti nel parco ben si coniugano con i concetti esposti. I percorsi naturalistici sia essi pedonali, ciclabili e/o attrezzati per le attività sportive, gli orti ecologici, le aree destinate al gioco dei bimbi, i luoghi destinati alla tutela della vegetazione, della flora e della fauna e più in generale la struttura fisica del parco, in accordo con la tutela ambientale, verranno realizzati con l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica.
I termini impiegati danno un’idea degli obiettivi, funzioni ed ambiti di applicazione di questa disciplina tecnica: ingegneria, in quanto si utilizzano dati tecnici e scientifici a fini costruttivi, di consolidamento ed antierosivi; naturalistica, in quanto tali funzioni sono legate ad organismi viventi, in prevalenza piante di specie autoctone, con finalità di ricostruzione d’ecosistemi naturali formi ed all’aumento della biodiversità.
Verranno pertanto utilizzate piante vive o parti di esse nella realizzazione di interventi particolarmente efficaci per la sistemazione dei versanti e delle scarpate, limitando l’azione erosiva degli agenti atmosferici. Tali tecniche sono caratterizzate da un basso impatto ambientale e si basano essenzialmente sulle caratteristiche biotecniche di alcune specie vegetali, sintetizzabili principalmente nella capacità di sviluppo di un considerevole apparato radicale e nell’elevata capacità di propagazione vegetativa. Queste qualità sono direttamente funzionali ad un’efficace azione di trattenimento delle particelle di terreno e ad una più veloce e diffusa ricolonizzazione vegetale di ambienti degradati dall’intervento umano.
A questi materiali vivi verranno poi affiancati sia materiali biodegradabili di origine naturale (legname, piante o loro parti, talee, fibre di cocco, juta, paglia, legname, biostuoie, ecc.) che altri materiali quali pietrame, ferro o prodotti di origine sintetica in diverse combinazioni (geotessili, ecc.) che consentiranno un consolidamento duraturo delle opere.
Oltre alla funzione tecnica ed ecologica dell’ingegneria naturalistica, si evidenzia la funzione estetico-paesagistica, di ricucitura del paesaggio circostante, di inserimento di opere e costruzioni nel rispetto dell’ambiente, protezione dal rumore. Va altresì evidenziata la funzione socio-economica, relativa al beneficio sociale indotto, alla gestione economica delle risorse naturali ed al risparmio ottenibile rispetto alle tecniche tradizionali sui costi di manutenzione e di gestione di alcune opere, quando tutto il processo è a regime, ovvero è funzionante e collaudato e i diversi attori coinvolti, sia pubblici che privati, compiono correttamente le rispettive funzioni.
Grazie all’utilizzo di queste tecniche, tutti gli interventi previsti nel parco sportivo-naturalistico (eco parco) quali le piantagioni, le gradonate per la creazione di percorsi e i rivestimenti vegetativi di scarpate, comprometteranno nella maniera minima possibile e comunque in modo non irreversibile le funzioni biologiche dell’ecosistema in cui si va ad operare, compatibilmente con il soddisfacimento delle necessarie condizioni di sicurezza e di efficacia, rispettando i valori ambientali, ecologici e paesaggistici.

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